giovedì 21 febbraio 2013

Berlusconi "comprò" i parlamentari: ci sono le prove

Ricordate i Responsabili? Sono i parlamentari che, uscendo dai loro gruppi nel dicembre 2010, garantirono al governo Berlusconi un altro anno di sopravvivenza, in una legislatura che era iniziata con una maggioranza bulgara di centrodestra. Il più famoso di loro fu Scilipoti, si parlò anche di Razzi, ma non erano certo soli.

C'era, per esempio, tale Maurizio Grassano. Uomo dal curriculum vitae invidiabile, culminato nella condanna in primo grado a quattro anni di reclusione per truffa aggravata alla Città di Alessandria, ma beccato anche per compravendita di voti; il classico bel personaggio berlusconiano. Grassano aveva un profilo politico tale da essere cacciato addirittura dalla Lega Nord e sostenne comunque il governo, appunto, dal gruppo dei Responsabili. Ma ora ha intenzione di denunciare Berlusconi per non aver rispettato un contratto stipulato tra i due.


Grassano, infatti, ha conservato in cassaforte una lettera firmata da Denis Verdini, Mario Pepe e Silvio Berlusconi in persona. In cambio del suo ruolo di responsabile, cioè in cambio di tenere la spina attaccata al governo Berlusconi, gli si prometteva un'assicurazione sulla vita: di essere candidato in posizione sicura in Campania, al momento di nuove elezioni; si aggiungeva che avrebbe avuto il posto garantito anche in caso di cambio della legge elettorale. Manco a dirlo, il suo nome nelle liste non c'è, e così Grassano ha deciso di uscire allo scoperto.

Il punto non è difendere il "povero" Grassano, che povero non è. Il punto è che l'accordo ci fu, come ammette lo stesso Pepe: il sostegno di almeno un parlamentare fu comprato. E Grassano ha addirittura ritirato la querela nei confronti di Alessandro Gilioli, che tra gli altri portò alla luce il caso. Adesso rimane da vedere come Berlusconi e i berluschini faranno finta di niente, ancora una volta, dicendo che ci sono nemici ben peggiori da battere, come i comunisti, i giudici o i contestatori alle convention.

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