mercoledì 17 aprile 2013

Il programma politico di Vuoiqueikiwi (liberamente tratto da...)

Questa mattina la nutrita redazione del blog della casta ascoltava un disco che qualche anno avrebbe consumato, se solo gli album si ascoltassero ancora con le puntine. Il cdr si è reso conto che Tempi bui dei milanesi Ministri contiene un vero e proprio programma di governo, del tutto condivisibile.
Il testo, che da oggi diventa il programma politico di «Vuoi quei kiwi?», ha delle premesse ben precise:
  1. Veramente vivo in tempi bui.
  2. Che cosa stavo aspettando quando mi è crollato il letto?
  3. Alla gente piace vedere la faccia di Briatore... e per esser sicura che sia lo stesso colore passa il tempo a sfogliare le riviste con sopra la faccia di Briatore.
  4. Il mio Paese beve perché gli conviene. Anche il prete beve, e per giunta in chiesa.
  5. Il futuro l'avete inventato voi, il futuro è una trappola.
  6. Ci accendiamo il fuoco per tener lontano i lupi anche se nemmeno sai come son fatti.
  7. I tedeschi sono andati via, come faremo ora? Non possiamo neanche uccidere il Re, perché si dice siamo noi i bersagli.
  8. Base a Vicenza.
  9. Le case vuote puzzano di marcio e di sconfitta.
  10. C'è sempre di peggio dietro l'angolo: la giardia giurata, il secondo pilota, il ladro di ortiche, il vicequestore.


Da questi punti di partenza, il disco trae degli spunti per politiche attive:
  1. Mi cambierò nome, ora che i nomi non valgono niente. Non funzionano più, da quando non funziona più la gente. Mi cambierò nome per passar le dogane e gli inverni.
  2. Lasciami per terra o trovami una casa.
  3. Date i domiciliari sulle panchine.
  4. Hanno dovuto sudare per prendermi le misure.
  5. È una questione di faccia o di carta straccia.
  6. L'anima non serve, serve un posto dove stare. L'anima alle bestie, noi pensiamo con il pane.
  7. Pagami, ci vuol poco a scordarsi da dove eri partito e per cosa ti eri tappato il naso.
  8. Quando mi hai chiesto Battisti... io da quell'orecchio non sento.


Ci sono anche le sanzioni, previste nel caso in cui il programma non dovesse andare in porto:
  1. Paga l'affitto e poi vestiti a lutto quando hai capito quanto va giù il pozzo.
  2. Ed è come se non avessi mai deciso niente.
  3. La casa brucia (e la nonna si pettina).
  4. Ora son diventato buio anche io.
  5. La voglio anch'io una base a Vicenza.
  6. Ci meritiamo le stragi, altro che Alberto Sordi.
In fin dei conti, le sanzioni portano qui:
 Non sono Ministri in senso simbolico, sono ministri in senso letterale, politico e tecnico. Chi ci sta?

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