mercoledì 27 febbraio 2013

Grillo è sotto scacco

Ohibò, è una forzatura, sia chiaro. Il comico ha il vento in poppa, è il Re Mida del momento. Ma la porta che gli ha lasciato aperta Bersani è in parte una trappola, perché comunque vadano le cose, una parte del suo elettorato sarà delusa. E in effetti Grillo tentenna, prima apre e poi parla di Bersani come di un morto che parla.

Il dilemma fa tremare i polsi: si fronteggiano le due anime del Movimento 5 Stelle. Se Grillo non accetta l'offerta di Bersani, creerà di sé l'immagine che Corrado Guzzanti attribuiva a Fausto Bertinotti: quella di voler guadagnare  il 99% dei consensi e restare all'opposizione. E abbiamo visto com'è andata a finire, per Bertinotti. Molti di quelli che hanno scelto il Movimento 5 Stelle con una logica non fanatica, sanno che chi prende quasi il 30% deve prendersi delle responsabilità e non accetterebbero questa opzione.



Ma se accetta rischia di deludere i duri e puri, quelli del "Muoia Sansone con tutti i Filistei",quelli di "arrendetevi", "vaffanculo", "tutti a casa". I fanatici. E quelli ci mettono nulla a considerarti "casta", si sa.

Insomma, sono arrivati a Palazzo con un numero di parlamentari inaspettato fino a pochi giorni prima del voto. Ma poi, la vita di Palazzo impone delle prese di posizione. E la via è strettissima, come ho già avuto modo di scrivere. In queste ore la Sacra Rete è un proliferare di litigi tra grillini, alla loro prima prova da adulti. Che fare? Opposizione anche a se stessi o prova di governo, anche se con il ruolo di appoggio esterno? C'è da scommettere che Beppe Grillo e Casaleggio, che per definizione sono più infallibili del Papa, stanno passando ore di vera fibrillazione. E, comunque vada, sbaglieranno.

7 commenti:

  1. Qui non si parla di poltrone ma di programmi, di idee, di realizzazioe di riforme bloccate dalle lobbies da 50 anni a questa parte. Basta tacere, rimanere defilati, faranno tutto da soli. Lo sanno. Si dimenano come il tonno nella nassa

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    1. Eh no, ora tocca a voi!
      Facile urlare "fuori" "a casa", così sono bravi tutti a guadagnare il consenso.
      Ora con il 25% è ora dei voti, è ora di crescere e di far vedere cosa si vuole diventare..
      Se volete fare le riforme che avevate nel programma, ora avete una autostrada davanti a voi, altrimenti resterete un voto di protesta,come una fetta di salame o un vaffanculo sullo scheda elettorale..

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    2. Lo scopo è uccidere il tonno o far rivivere l'Italia?

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  2. D'accordo con l'analisi, qualunque sia la scelta Grillo perderà consenso.
    In Italia funziona così: chi sceglie sbaglia, chi non sceglie prende voti..

    Ora vedremo al momento della decisione come si muoveranno i due Guru del Movimento..

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  3. Immagino in queste ore lotte intestine di proporzioni tarantiniane anche nel PD (solo un po' più in alto dei blog: nel palazzo). In molti, coerenti con sé stessi, non avranno aspettato altro che la possibilità dell'inciucio con B.: e credo che la mano tesa a Grillo costituisca già di suo un piccolo miracolo.

    Immagino in queste ore Beppe&Gianroberto ad arrovellarsi su come ignorare quella mano tesa senza perdere troppo la faccia. Per loro sarebbe semplicemente la soluzione più conveniente. Lasciare al PD la sola opzione del sodalizio con B.; procurarsi popcorn; sedersi, sfanculare a destra e a manca, e guardare il principale competitor avvizzire e crepare.
    E aspettare la prossima tornata elettorale per incrementare voti e potere (in barba a tutti i proclami sull'alterità morale del M5S).
    Ho fatto un giro sul blog di Beppe e credo che questo i più l'abbiano capito. Ed è vero, alcuni invocano la responsabilità, altri ricordano i principi di intransigenza.

    E su questi ultimi, sui pasdaran, mi viene in mente solo questo. Mi auguro che costoro non dipendano economicamente dalla solvibilità dell'erario, che possiedano un'automobile propria per andare a (cercare) lavoro, che possano permettersi dove necessario cure in una clinica privata. Perché sono soprattutto stipendi, pensioni, servizi pubblici, quello che sono pronti a giocarsi.
    Lo so, sono un vecchio marxista.

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    1. Che nel PD ci siano lotte incredibili lo darei per scontato. Comunque, come dice Andrea Scanzi (vecchia conoscenza di Grillo), il fatto che D'Alema e Veltroni siano contro l'apertura al M5S, è la controprova che l'idea è giusta.

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  4. Governo di transizione PD + M5S su almeno 5/6 punti che fanno parte del programma dei 2 schieramenti.
    1) Nuova Legge Elettorale
    2) Conflitto di interessi
    3) Ridimensionamento dei Parlamentari e dei loro emolumenti e privilegi vari.
    4) Franchigia su IMU prima casa (come aveva fatto Prodi)
    5) Provvedimenti per il rilancio delle Imprese
    6) Cancellazione dei rimborsi elettorali e dei rimborsi alla falsa editoria (giornali di partito e non)
    Per la prima volta verrebbero mantenute le promesse fatte in campagna elettorale.
    Vediamo, in un clima di aria nuova, quali rimborsi sarà capace di inventarsi Berlusconi.
    Fatto questo si torna al voto entro un anno.
    Vediamo se alle prossime elezioni ci saranno partiti e partitini che nascono con l'unico scopo di partecipare
    alla spartizione della torta dei rimborsi.
    Le prossime elezioni se le contenderebbero solo il PD e M5S, autori di questo cambiamento.
    Grillo, dimostra che oltre a saper raccogliere il consenso popolare sei anche capace di governare,
    dimostra il tuo acume politico.
    Non farci scappare l'occasione, unica, di liberarci per sempre di Berlusconi e dei berluscones,
    altrimenti finirai per diventare uno dei tanti "Masaniello" che la storia ci ha dato.

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