mercoledì 27 febbraio 2013

La vera eredità di Papa Ratzinger

Oggi Papa Ratzinger, al secolo Benedetto XVI, ha svolto l'ultima udienza generale del suo pontificato, prima di diventare Papa emerito. L'ha fatto stupendo tutti con una rivoluzionaria riflessione teologica, assolutamente inaspettata da un uomo considerato tradizionalista come lui.

Che Ratzinger sia un grande studioso, stimato e rispettato da tutti, lo sapevamo da tempo, da ben prima che diventasse Pontefice. Da anni, e con più intensità nelle ultime settimane, tantissimi gli riconoscono il merito di non essere così "all'antica", come la sua figura austera lo fa apparire. Certo, non ha il carisma del predecessore Wojtyla, ma la Chiesa - a differenza dell'Italia - non è una Repubblica fondata sul carisma, anzi non è affatto una Repubblica. La Chiesa è una monarchia assoluta, ma quando l'uomo al comando esprime tali slanci di umanità, si capiscono le ragioni dell'affidare la guida di uno Stato sovrano così potente a una persona sola: lo Spirito Santo assiste davvero i Cardinali nella scelta.

La dichiarazione di oggi, dunque, è giustamente stata riportata da tutti i telegiornali del pomeriggio.





Insomma, proprio alla fine del suo pontificato Joseph Ratzinger ci ha illuminato su un punto che renderà d'accordo tutti, ma proprio tutti: «Ringraziamo il Signore - ha detto - per averci regalato delle belle giornate di sole anche durante l'inverno». Grazie, Santo Padre!!!

Grazie. Per la piega fanno 18 euro. Vuole fattura?

3 commenti:

  1. Spero tu l'abbia ascoltata o almeno letta tutta...

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    1. Sì, ho letto. La vera ironia è sui telegiornali, che hanno fatto sembrare che fosse in coda dalla parrucchiera.

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    2. Personalmente non tutte le scelte di questo pontificato mi hanno trovato d'accordo, Joseph Ratzinger va però riconosciuto per quel che realmente è e non per gli stereotipi che gli hanno addossato: una persona di grande umiltà, profonda fede e fine ragionamento!
      Ho trovato il discorso di questa mattina ricco di umanità e di fede!
      Mi permetto di riportare i passaggi più salienti!

      "...In questo momento, c’è in me una grande fiducia, perché so, sappiamo tutti noi, che la Parola di verità del Vangelo è la forza della Chiesa, è la sua vita. Il Vangelo purifica e rinnova, porta frutto, dovunque la comunità dei credenti lo ascolta e accoglie la grazia di Dio nella verità e nella carità. Questa è la mia fiducia, questa è la mia gioia..."

      "...Vorrei che ognuno si sentisse amato da quel Dio che ha donato il suo Figlio per noi e che ci ha mostrato il suo amore senza confini. Vorrei che ognuno sentisse la gioia di essere cristiano. In una bella preghiera da recitarsi quotidianamente al mattino si dice: «Ti adoro, mio Dio, e ti amo con tutto il cuore. Ti ringrazio di avermi creato, fatto cristiano…». Sì, siamo contenti per il dono della fede; è il bene più prezioso, che nessuno ci può togliere! Ringraziamo il Signore di questo ogni giorno, con la preghiera e con una vita cristiana coerente. Dio ci ama, ma attende che anche noi lo amiamo!..."

      "...E’ vero che ricevo lettere dai grandi del mondo – dai Capi di Stato, dai Capi religiosi, dai rappresentanti del mondo della cultura eccetera. Ma ricevo anche moltissime lettere da persone semplici che mi scrivono semplicemente dal loro cuore e mi fanno sentire il loro affetto, che nasce dall’essere insieme con Cristo Gesù, nella Chiesa. Queste persone non mi scrivono come si scrive ad esempio ad un principe o ad un grande che non si conosce. Mi scrivono come fratelli e sorelle o come figli e figlie, con il senso di un legame familiare molto affettuoso. Qui si può toccare con mano che cosa sia Chiesa – non un’organizzazione, un’associazione per fini religiosi o umanitari, ma un corpo vivo, una comunione di fratelli e sorelle nel Corpo di Gesù Cristo, che ci unisce tutti. Sperimentare la Chiesa in questo modo e poter quasi toccare con le mani la forza della sua verità e del suo amore, è motivo di gioia, in un tempo in cui tanti parlano del suo declino. Ma vediamo come la Chiesa è viva oggi!..."

      Ciao Mauro!

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