domenica 17 marzo 2013

Compra anche tu il papa che accarezza il labrador!

I cattolici lo chiamano "Santità", lo venerano come successore dell'apostolo Pietro, a cui Gesù stesso affidò il compito di guidare i suoi seguaci. Non sorprende, quindi, che i suoi fedeli già lo additino come Uomo Nuovo, Unto del Signore e altro: fa parte del ruolo, del mestiere. Ciò che stupisce - e non poco - è che gli organi di informazione si siano già schierati tutti al suo fianco, rendendosi ridicoli a chi li legga con un minimo di spirito critico.

Per esempio, su Il Messaggero si legge:
In mattinata Papa Francesco, non tradendo il suo spirito semplice e umile, ha addirittura chiamato di persona in Curia per parlare con il Padre generale. «All'inizio non gli credevo - racconta Andrea, il centralinista ancora sconvolto» eccetera. Quindi, il presidente del Vaticano è in grado di comporre un numero di telefono. Un grande uomo!

Ha fatto il giro del mondo la foto del sig. Francesco che si paga il conto in albergo. Immaginiamo il colloquio:
- Buongiorno, è andato tutto bene? Sono 130 euro più la tassa di soggiorno
- Ecco 140 euro, tenga il resto.
Davvero straordinario, sa mettere insieme due biglietti da 50 euro e due da 20 euro.

Ha accarezzato un labrador - un ferocissimo labrador! Che uomo, che papa, che presidente del Vaticano!

Il resoconto potrebbe andare avanti per giorni: il papa sul pullman con i cardinali, il papa che usa scarpe normali e una croce in ferro; sembra un elenco di tipi di Barbie: Compra anche tu il papa che vorrebbe una Chiesa povera! In regalo il papa che saluta con un semplice Buonasera!

Siamo seri. Cosa avrebbe dovuto fare? Mi sarei stupito di più se avesse esordito con un rutto e un sonoro bestemmione, o se avesse strozzato il labrador con le sue mani. Da giornalisti che amano definirsi vaticanisti non mi interessa sapere se l'oggetto unico del loro lavoro usa scarpette rosse come nei film soft-porno degli anni '90; mi sarei aspettato qualche denuncia in più: sono straordinari secoli di soprusi, ricchezze, costrizioni all'ignoranza da parte dei vertici ecclesiastici, non una normalità tutta da dimostrare di chi è stato eletto poche ore fa ed è già santo religioso e civile.

Si inseguono da giorni, infatti, articoli di segno opposto - il più esaustivo e ragionato mi pare questo - che denunciano una vasta gamma di colpe del neopapa: avrebbe collaborato attivamente con il dittatore argentino Jorge Videla, o non avrebbe fatto nulla per opporvisi, o non avrebbe preso in considerazione il dolore delle vittime dopo la caduta del regime sanguinario. Tesi che al momento paiono difficili da dimostrare ma anche da confutare, se è vero che Padre Federico Lombardi ha saputo dire soltanto che sono atteggiamenti anticlericali di forze estremiste.

Ecco, questo mi aspetto da giornalisti che vivono a pane e chiesa cattolica: aiutatemi a capire. Non sono religioso, ma è comunque importante sapere chi governa i Paesi sovrani vicini. Non mi interessa sapere se il presidente del Vaticano ha un modo di fare più affabile del predecessore: con modi semplici e carismatici, Wojtyla nascose le peggiori operazioni. Per quanto mi riguarda, e fino a prova contraria, il sig. Francesco utilizza soltanto uno stile comunicativo differente da quello del sig. Benedetto. Aiutatemi a capire chi è quest'uomo che parla così bene.

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