sabato 16 marzo 2013

Il Papa e la Boldrini leggono Vuoiqueikiwi

Ringrazio pubblicamente il neopresidente del Vaticano, sig. Francesco, e la neopresidente della Camera dei Deputati, Laura Boldrini, per aver citato il mio blog. In tempi non sospetti, martedì 7 marzo, avevo parlato di povertà. Del fatto che bisogna smettere di usare numeri, cifre, rating, e iniziare a occuparsi di persone che non riescono ad arrivare alla fine del mese, di imprenditori che fanno la fila alla Caritas.

L'altro giorno è stato eletto il nuovo papa. Non sono proprio contento della scelta, perché avrei preferito una persona più antipatica; ma tant'è, noi Forze del Male abbiamo perso questa battaglia. Fatto sta che in una delle prime uscite pubbliche, il già Cardinale Bergoglio ha spiegato cos'è successo in Conclave al momento della sua elezione: «Nell'elezione - ha detto - io avevo accanto a me l'arcivescovo di San Paolo, un grande amico. Quando la cosa diveniva un po' pericolosa lui mi confortava e quando i voti sono saliti a due terzi ed è venuto l'appaluso consueto e lui mi ha abbracciato e baciato: "Non dimenticarti dei poveri"». Non so se questo blog sia stato letto dall'arcivescovo di San Paolo o dal papa, ma di sicuro ha contribuito alla scelta del nome Francesco. È incredibile.

E poi Laura Boldrini, la neopresidente della Cameda dei Deputati. Nel suo discorso di insediamento - bellissimo - ha detto: «Abbiamo l'obbligo di fare una battaglia vera contro la povertà, e non contro i poveri: dobbiamo garantirli uno a uno. Quest'Aula dovrà ascoltare la sofferenza sociale». La Boldrini segna un cambiamento epocale nei confronti di chi l'ha preceduta, ed è evidente a chi la conosce da prima che anche lei ha preso questa idea dal mio post sull'emergenza sociale in Italia.
Queste due citazioni, nell'arco di meno di due ore, mi onorano e mi stimolano ad andare avanti con serietà e determinazione. Grazie al neopresidente del Vaticano, grazie alla neopresidente della Camera; e grazie a voi, lettori, che in qualche modo avete fatto arrivare "Vuoi quei kiwi?" così in alto.

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