venerdì 5 aprile 2013

Come per i sindaci

Giusto per puntualizzare. Siamo nel tecnico-noioso, chi vuole lasci perdere da ora.

Si sente dire in giro:
«La legge elettorale ideale è quella che vige per i sindaci: il cittadino sa chi vota, poi giudica il sindaco perché sa che il vincitore avrà i mezzi per governare».

Delle due l'una, o scherziamo o facciamo propaganda. L'affermazione, in sé, non è applicabile al Parlamento e al Governo. Chi sostiene quanto riportato sopra, ignora - davvero? - che anche le leggi elettorali delle province e delle regioni funzionano. Soprattutto, tutti i Parlamenti locali hanno una sola camera, che si può chiamare Consiglio comunale, Consiglio provinciale o Consiglio regionale; il Parlamento nazionale è composto da due rami; possibile che chi paragona le cose non lo sappia?
http://maurobiani.it/2009/06/23/la-partecipazione
La domanda, quindi, è: perché attribuire tutta questa importanza ai sindaci, nel discorso pubblico di questo momento? Fatemici pensare, Sindaco, Sindaco, Sindaco... ok, ho capito. È arrivato l'Uomo Nuovo.

3 commenti:

  1. Oppure è in atto, così facciamo contenti anche i complottisti, il piano piduisti per portarci verso una Repubblica Presidenzialista!
    Io rimango dell'idea che mi vorrei tenere il governo parlamentare e rimettere il proporzionale puro almeno alla Camera, ognuno vota senza turamenti di naso e poi le forze politiche discutono per formare un governo, al Senato metterei soglie di sbarramento!

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