venerdì 22 febbraio 2013

Per favore, fermate la grillina

Dopo la suina, l'aviaria, la spagnola quest'anno è arrivata l'influenza grillina. I sintomi sono gli stessi dell'influenza mussolina e della berluschina: come nel 1922, come nel 1993, quando il gioco si fa duro gli italiani mettono la testa sottoterra e chiamano l'Uomo Forte.

Beppe Grillo, o qualcuno per lui, ha partorito l'ultima genialata: alla chiusura della campagna elettorale del Movimento 5 Stelle, i giornalisti italiani non avranno accesso al palco. Saranno ammessi quelli di testate straniere e quelli di Sky. Spiegazioni, ovviamente, non ce ne sono state; Berlusconi almeno ne inventa! Tuttavia, si possono fare delle ipotesi, e sono tutte preoccupanti:
  1. Grillo, o qualcuno per lui, ha preso questa decisione perché ritiene che i giornalisti italiani non lo trattino abbastanza bene. Questo è uno dei mantra tra i latrati del non capo del non partito. Se l'imparzialità avesse un minimo di spazio nella sua forma mentis, si renderebbe conto che i giornalisti stanno parlando di lui nonostante lui. Intorno alle 18 di venerdì 22 febbraio, l'inviato di Rai News 24 ammetteva in onda la speranza di riuscire a fare un resoconto decente dell'evento, a beneficio di chi domenica voterà - quindi anche a beneficio di Grillo. In fin dei conti Grillo deve ringraziare che i giornalisti italiani siano così corretti, nel loro complesso.
  2.  Grillio, o qualcuno per lui, ha deciso di rimborsare Sky per la mancata intervista di qualche giorno fa, concordata e poi cancellata senza spiegazioni - l'avreste detto? - con un semplice tweet. Concedendo un'esclusiva alla fine della campagna elettorale, Grillo, o qualcuno per lui, avrebbe tentato di pagare un risarcimento.
  3. Grillo, o chi per lui, ha la volontà in sé di trollare, di buttarla sullo scontro, di fare caciara. E quale modo migliore di prendere a calci nel culo i giornalisti? Si ottengono almeno due risultati: i "pennivendoli" non avranno la possibilità di parlare di Grillo, e potendolo fare non saranno certo portati a parlarne bene; il che permetterà a Grillo di parlare male dei giornalisti, del potere, delle banche, dei vecchi partiti, di urlare qualche vaffanculo che fa sempre fine e non impegna.

 Probabilmente, un mix di tutte queste ragioni e forse altre ha portato alla decisione; per altro, mentre scrivo c'è tensione perché lo staff di Grillo ha chiamato i carabinieri: i giornalisti vogliono entrare per non stare alla pioggia con le apparecchiature! Vaffanculo! (Yeeeeeaaaahhhh...)
Non c'è nulla di stupefacente, se si pensa che una ragazza dei famosi "grillini che sono meglio di Grillo", candidata, ha detto poco fa con tono piano e civilissimo che «Sì, i giornalisti da sempre ci trattano male, speriamo che questa sia una delle cose che cambia dopo le elezioni». Verrebbe da chiedere in che senso, ma la giornalista - ferocissima! - ha annuito.

Non sono certo uno psicologo, né un sociologo, quindi non so se questa tendenza derivi dalla struttura monarchica della Chiesa, da un passato fatto di secoli di divisioni o da che altro. So che i precedenti sono chiari: chiunque si sia proposto come risolutore, come capo di un movimento non politico o antipolitico, come riformatore non della politica ma della morale, ha sempre tentato di limitare le libertà dei cittadini, e a volte ci è riuscito. Rendersi conto che questo non importa, che gli italiani pensano sia l'unico modo per avere i treni in orario, è frustrante. E sentire che i "vecchi politici" se la sarebbero cercata è mortificante per l'intelligenza di chi lo dice: non siamo in una rissa tra bande, ma forse non tutti se ne sono resi conto. Qualcuno ci marcia. E tutti ne pagheremo le conseguenze, ancora.

11 commenti:

  1. Tezzo, i pennivendoli, e lo ribadisco perché non vi è altro modo per definirli, hanno sempre ostacolato il movimento, non tanto nei contenuti, perché non si sono mai scomodati di comprenderlo, ma capendo la forza che rappresentava, hanno compreso benissimo quanto le loro sedie, ben pagate grazie ai finanziamenti pubblici, sarebbero diventate traballanti. Viviamo in un paese dove la libertà di stampa è al 40° posto, ma non a causa di Grillo, come il tuo articolo insinua, bensì perché praticamente la totalità degli organi di stampa sono in mano a lobby colluse con il potere dei partiti.
    Pertanto, mi faccia il piacere, ponderi meglio quello che scrive, e ci pensi due volte prima di dare del fascista a chi semplicemente è stanco di ricevere angherie e fango. Se il lavoro dei giornalisti è quello di architettare modi per affossare il movimento che spazzerà via loro ed i loro padroni, invece che raccontare la verità di un movimento realmente rivoluzionario, possono benissimo starsene sotto il palco...

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  2. Ho citato casi di cronaca ed esempi storici che penso siano allineabili con quanto sta avvenendo oggi. Lei parla di "essere stufi" e di "spazzare via", e non confuta nel merito ciò che ho sostenuto. Questo conferma le mie convinzioni.

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  3. Ma come fate a dire che i pennivendoli vi hanno tutti denigrato? Negli anni scorsi tutti parlavano bene di voi, tranne emilio fede e studio aperto. Perchè non mi commenti un pò corvino la spavalda intervista di quel figlio di buona donna di Cruciani che per quattro anni ha sparato a zero su di voi e ora va a leccare la sarda al vostro non-padrone?

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  5. Come cruciani, anche quello di radio zapping di cui nn ricordo il nome sono ormai mesi che lecca il culo al movimento dopo aver sputato veleno...nn sono pennivendoli??? Ma sono tutti cosi...da Mimun, a Formigli...la tua affermazione Vinz nn fa altro che confermare quanto ho scritto...nessuno ha mai parlato del movimento coerentemente...quando nn ci attaccavano, semplicemnte nn ne parlavano...quanti telespettatori sapevano nel 2008 della proposta parlamento pulito? Quanti sapevano invece dei referendum su finanziamenti pubbluci ai partiti, all'editoria e sulle tv? Semplicemente nn ci davano peso...grillo va in commissione affari costituzionali per presentare le 350.000 firme, non una parola nel merito della proposta...fiumi di parole sdegnanti perché Grillo si "permise" di dire che in parlamento ci sono ruffiani e qualche puttana...apriti cielo...dunque...si, sn tutti pennivendoli...come dopo i referendum sul nucleare tutti pronti a salire sul carro dei vincitori...per quanto mi riguarda, comunque vada sarà un successo, quantomeno saremo un'opposizione degna di quel nome...che per questo paese è già una rivoluzione inimmaginabile dopo anni di opposizioni servili a fasi alterne, coudiovate da un informazione pilotata...buon voto a tutti

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  6. Dire che sono TUTTI pennivendoli è come dire che i politici sono TUTTI ladri, cioè, ovviamente, una cialtronata. Le è mai capitato di avere a che fare con un pessimo architetto? Da quel momento pensa che siano TUTTI architravi? Qui le cose sono due: o si parla nel merito - e su alcune cose, ovviamente, possiamo essere d'accordo - o si spara nel mucchio. E sparare nel mucchio è crimine in guerra, figuriamoci qui e oggi.

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  7. E invece no belli, dovete andare al governo e governare, e dovrete governare pure bene. Se non vi sentivate preparati non vi presentavate. Per questo motivo ho dato il mio voto a voi, perchè dovete darmi 1000 al mese, il wi-fi gratis e ritrattare tutti i trattati europei, da quello di Roma a quello di Lisbona.

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  8. E comunque della proposta parlamento pulito lo sapevano tutti. I media a reti unificate parlarono del Vaffanculo day del 2007, persino i pennivendoli Santoro, Biagi e Luttazzi. Ricordo puntate di Annozzero in quegli anni dove veramente facevano apparire Grillo il savio fra gli stolti, cioè i vari Casini, Bertinotti, Sgarbi, e chi per loro che se ne fregavano.

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  9. Ma infatti. E se anche fosse, te la vedi la Gabanelli votare Grillo? Siamo seri, siamo seri, siamo seri.

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  10. Dottor Tezzo, la congiglio di farsi un giro su facebook, ci sono foto di due geni grillini che hanno fotografato la foto in cabina elettorale per vantarsi.

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  11. So, grazie. Generalizzare non va bene, ma diciamo che i casi singoli non hanno bisogno di commento.

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